Luoghi magici

Istanbul, suggestioni d’Oriente
e ruggiti del “latte del leone”

Suggestiva, interessante, bella – a tratti – anche se non è fra le mie città preferite. Un presente non sempre tranquillo, ma un passato affascinante che la colloca fra le destinazioni d’obbligo per chi vuole conoscere il mondo. Moschee e Bazar, con il mercato più grande che ci sia, e una vita notturna inaspettatamente vivace.

 

282757DA EVITARE

Serve un palato coraggioso per ammaestrare le papille gustative a gradire gli appiccicosi e dolcissimi dolci turchi. Chi ha passione per miele, datteri, baklava, provi quelli di Ali Mihudin Haci Bekir: sono considerati i migliori, dal 1777.

I Dardanelli a nuoto, a 200 chilometri da Istanbul, sono una sfida che ogni tanto qualcuno pensa di tentare. La leggenda racconta di Leandro, che li attraversava per far visita all’amata. Lord Byron nel 1810 sfidò davvero le correnti. Oggi, meglio evitare.

Il ruggito del <latte del leone>, come chiamano il raki, superalcolico nazionale, può creare qualche complicazione. Si beve diluito in acqua ma spesso viene proposto anche durante i pasti, soprattutto con il pesce ma anche con i meze, gli stuzzicanti antipasti: ricordarsi che profuma di anice, che non per tutti è gusto piacevole.

Bazar-Istanbul-CeramicheQui si tratta, anche per comprare un pacchetto di pistacchi. E’ il gusto dell’acquisto, che ha una sceneggiatura precisa e da rispettare, e non si svolge mai senza sorseggiare tazze o bicchieri di tè. Chi non ha passione per il mercanteggiare scelga negozi – sono pochi – dove è esposto il cartello <prezzi fissi>.

 

 

bosforo%207DA NON PERDERE

Cambiare continente in pochi minuti, andare in Asia e tornare in Europa, a bordo di uno dei traghetti che salpano dal porto di Eminonu, dove c’è il ponte di Galata. Navigare sul Bosforo assaggiando calamari fritti con salsa allo yogurt e con lo sguardo perso fra meraviglie della natura, palazzi, moschee e minareti.

E’ il più grande mercato del mondo, con oltre 4 mila negozi. Il Gran Bazar funziona da quasi 600 anni, per la soddisfazione di chi vende e di chi acquista. E’ enorme e può anche capitare di perdersi, ma la strada si ritrova sempre. Così come non capita mai di uscire senza aver comprato qualcosa.

La cucina di Istanbul ha suggestioni interessanti. A cominciare dai calamari fritti accompagnati da una salsa allo yogurt. Poi le cozze ripiene di riso e aromatizzate con la cannella oppure lo spiedino di cozze avvolte da una pastella fritta. Infine i borek, pasta filo farcita di formaggio e spinaci: ottimi quelli delle bancarelle che si trovano ovunque. Ma anche il panino col pesce è tentazione irresistibile.

Istanbul1_resizedL’antiquariato a Istanbul è una grande tentazione. La bottega di Abdullah Chalabi è stata fondata nel 1880 e raccoglie piccoli tesori di grande raffinatezza. Interessante un giro per Çukurcuma, piena di negozietti di antiquariato e di rigattieri ambulanti, fermi agli angoli delle strade con i loro carretti di legno sgangherati carichi di oggetti dimenticati. Ci sono anche gallerie d’arte moderna e negozi di abbigliamento vintage.

La moda turca ha fiammate di originalità, a volte un po’ eccentriche, ma interessanti. Atil Kutoglu ha deciso di vivere a New York dopo esser stato a Vienna, ma non ha rinunciato ad aprire un punto vendita in patria. Sete e trasparenze, a volte misteriose, altre fin troppo impegnative, da Arzu Kaprol.

I gioielli di Sema Paksoy, ispirati alla tradizione ottomana ma riletti in chiave attuale. Grande fama per questo negozio dopo un elogiativo articolo del Sunday Times.

Taksim è il cuore della vita notturna, soprattutto per i giovani, ma è divertente anche per lo shopping e la passeggiata fino alla torre di Galata e poi al ponte. Dalla Torre c’è un bellissimo panorama su tutta la città e di sera nel ristorante, sempre all’interno della Torre, spettacoli di danza del ventre.

Il caffè turco è energico e gustoso. Si beve nelle Kahvehane, luogo in origine riservati agli uomini, ma dove ormai anche le donne sole, comprese le straniere, vengono accettate e non disturbate. Magari osservate, questo sì. Tra le più famose, per accoglienza e qualità del caffè, Il Caffè della Cisterna Basilica, il Caffè Pierre Loti, con spettacolare vista sul corno d’Oro, i cui gestori sostengono essere la casa di Loti, il Corlulu Ali Pasa Medresesi. All’Ismail Aga Caffè si trova uno dei migliori yoghurt della città.

cagaloglu-hamamIl giro degli Hammam, se si dispone di qualche giorno, è un’esperienza che farà ricordare Istanbul. Suleymaniye è uno dei più antichi, apertura nel 1557, e custodisce come un etsoro la loggia dove faceva il bagno Solimano II il Magnifico: è aperto a uomini e donne.Galatasary è nel quartiere Beyoglu, quello della movida: per questo è aperto fino alle 22. Fra i più frequentati, secondo alcuni il migliore, Cemberlitas, realizzato nel 1584.

Almeno una visita al Pera Palas, l’albergo più famoso di Istanbul. Agatha Christie ha scritto qui, nella stanza 411, buona parte di Asassinio sull’Orient Express. Ora è di gran moda il Four Season sul Bosforo, in un affascinante palazzo ottomano del XIX secolo, scelto non soltanto per soggiornare ma anche come ritrovo della bella società: è preferito all’altro hotel della stessa compagnia che si trova a Sultanamet.

 

zxwqkwpqdtkj7av_T0DOVE GUARDARE IL TRAMONTO

In mezzo al Bosforo, al Kizkulesi nella Maiden’s Tower, che si dice sia stata costruita in questa minuscola isola da Alcibiade, intorno al 410 avanti Cristo. Per un aperitivo o una cena, servizio di barca fino alle 18.45 per 3 euro, poi entrano in servizio taxi boat più cari. Ma lo spettacolo è unico.

 

DOVE ANDARE A BALLARE

Vivacità inaspettata nelle notti di Istanbul. E discoteche affollate, non soltanto da giovanissimi. Ci si ritrova soprattutto al Reina e al Club 29, entrambi con strepitosi panorami sul Bosforo. Vanno molto anche il Babylon e il Love.

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