Fughe / Italia

Gallipoli, una Costa Brada

costa-brada1Mare e territorio non si discutono: siamo nel Salento di Baia Verde, appena sotto Gallipoli. Pochi posti al mondo hanno la fortuna di inanellare una serie di meraviglie naturali come quelle che sono qui: acqua cristallina, macchia mediterranea fin quasi sulla spiaggia, profumi, cucina, simpatia della gente. Talmente bello, il Salento, che il guaio diventa l’affollamento, quegli slalom che si devono affrontare per arrivare a mettere il piede in acqua. Qui no. Il Costa Brada ha scelto la strada, verrebbe da dire, del Salento di una volta, quello degli anni in cui venne costruito, siamo verso la metà del 1970, quando in spiaggia non c’era ressa, si poteva anche leggere un libro in silenzio, senza essere disturbato da nessuno.

Qui regna ancora quella tranquillità e forse sulla spiaggiaelegante-spiaggia-attrezzata del Costa Brada si batte il record mondiale della distanza fra un ombrellone e l’altro, non si sentono i discorsi dei vicini di spiaggia, la privacy è ben custodita. Con eleganza, semplicità e cortesia. Patrimoni preziosi, che rischiano di scomparire. E scompaiono, ad esempio, appena qualche chilometro più giù, nelle ormai famose Maldive del Salento di Pescoluse: belle, bellissime, ma invase dalla folla. Per salvarle bisogna evitare di lasciarle sommergere dalla marea umana che ogni giorno le assale e per farlo basterebbe ridurre il numero degli ombrelloni, non attaccarli uno all’altro. Come invece, purtroppo, succede.

SalentoMa chi cerca un rifugio sereno, può trovarlo al Costa Brada. Con semplicità ed eleganza, abbiamo detto, ma anche con attenzione ai dettagli. <Merito – dice il direttore Eugenio Maccagnano – di un personale che è tutto salentino, che conosce questo territorio e lo ama e sa come proporlo e come proporsi alla nostra clientela>. Che ha smesso di essere soltanto italiana ma è diventata internazionale, con americani, nordeuropei, francesi, svizzeri, anche qualche russo.  Nell’angolo più azzurro della baia di Gallipoli.

Tags: , , , ,