FESTIVITA' & VACANZE

Lo splendore di Gerusalemme,
il viaggio perfetto di Natale

E’ un’emozione profonda e continua. Basta passeggiare per i vicoli della vecchia città, basta guardarsi intorno in qualsiasi zona per sentire un’atmosfera carica di significati. Oltre che di problemi ancora non risolti. Gerusalemme è la nostra storia e la fede di molti, ma è anche una città piacevole, stimolante, unica. Uno splendore da visitare a ripetizione. Una volta sola non basta.

View-to-Jerusalem-old-cityDA EVITARE

Timori e paure si lascino a casa. Questa non è ancora terra di pace, ma la sorveglianza, più discreta che in Italia, è accuratissima. Inutile avere nervosismi o mostrare fastidio a eventuali controlli: sono per la sicurezza di tutti.

A Jardinet, sul lago di Tiberiade, dove si dice sia stato battezzato Gesù, una orribile e commerciale Disneyland religiosa propone un battesimo bis nella acque del Giordano. Invece di silenzio e preghiera, caos e affari. Spettacolo da dimenticare.

Lo shabbat, il sabato, è di rigoroso riposo. Non pensare, ad esempio, di riconsegnare in questo giorno una vettura presa a noleggio: la fanno tenere fino alla domenica. E perfino gli ascensori, nei grandi alberghi, non rispondono ai comandi: fanno un piano alla volta, per evitare che i fedeli debbano spingere il pulsante.
Gerusalemme Muro del pianto Ebrei ortodossi al muroDA NON PERDERE

Scegliere Jaffa Gate per arrivare al Muro del Pianto. Superati i controlli e il metal detector, il Muro appare con tutta la sua potente spiritualità. Posto magico, per ogni fede.

I non musulmani hanno un solo accesso alla spianata delle Moschee, dalla porta Bab el-Maghariba, proprio accanto al Muro del Pianto. Abbigliamento rispettoso, perché anche se all’ingresso una maglietta a maniche corte passa inosservata, dentro ci sarà sicuramente qualcuno che farà notare, non sempre con toni gentili, che si è <in un luogo sacro, non in piscina>.

La Via Dolorosa, quella che noi chiamiamo via Crucis, è tutta dentro la Città Vecchia, animata da un mercato frequentatissimo: fra bancarelle e jeans si smarrisce la spiritualità che un cattolico cerca. Chi ha fede, partecipi a una processione, tutti i giorni nel pomeriggio.

f1afe55170f161fc1f6185c19464f6b4ea09ef57Lo Yad Vashem è museo dedicato ai martiri dell’Olocausto. Splendido nella struttura e nell’allestimento è molto duro psicologicamente, la riproposizione di quegli orrori affanna l’anima. Struggenti le sale dei nomi e quella del ricordo: si può restare per ore in silenzio.

Lo shopping Mall Mamilla Avenue è recente e piacevole invenzione in pieno centro, una strada pedonale dedicata al lusso. Sempre gli ultimi arrivi di Abercrombie e Ralph Lauren, bei caffè dove su può fare colazione o merenda con la shawarma, uno o due uova che noi diremmo al tegamino, con pomodoro e cipolla. Energetico.

Mea Shearim, il quartiere degli ortodossi, è un viaggio nel tempo. Passeggiando per le stradine sembra di tornare nell’Europa orientale del XVIII secolo, fra una popolazione che vive rifiutando la tecnologia e anche, ma questo non si vede, senza pagare tasse. Gli uomini lasciano crescere ciocche di capelli dalle tempie e indossano cappottoni neri, le donne vestono abiti lunghi con collo alto e sono sempre a capo coperto. Quando si visita il quartiere, vestire in modo adeguato.

6a00e552049b248833017d3d38c756970cPer chi si dovesse stancare di cremine e salse tipiche della cucina mediorientale, fra i ristoranti migliori della città ci sono il marocchino Darna (pastilla, splendida quella ai carciofi con ripieno di carne, couscous, tajine) e l’argentino El Gaucho, per una saporita, e semplice, bistecca alla brace.

American Colony è un tempio dell’ospitalità. La galleria di foto, nella profumatissime sale subito dopo la lobby, è spettacolare, con personaggi che hanno fatto la Storia e amato Gerusalemme: da Churchill a Ingrid Bergman, da Bob Dylan a Gorbaciov. Splendido, per cenare, il cortile alberato. Interessante negozio di antichità.

Emek Refaim è una vivace strada che attraversa German Colony, sempre affollata di giovani. Va bene per lo shopping e anche per la cena, con una dozzina di locali, dalla pizza al taglio ai fast food e anche con un paio di buone possibilità di cucina italiana: la migliore è Luciana.

Con un’ora di macchina si arriva a Mineral, sul Mar Morto dove Ahava, casa cosmetica di fama con prodotti realizzati con i sali del Mar Morto, ha un frequentato outlet con forti sconti. Poi si prosegue per Ein Gedi, per un bagno piuttosto faticoso ma divertente, tenuti a galla dalle acque a forte concentrazione salina.

dal monte degli ulivi 1Betlemme è ad appena 8 chilometri da Gerusalemme e governata dall’Autorità Palestinese. La Basilica della Natività merita una visita: la grotta è commovente, i francescani gentili. Per arrivare ed attraversare con relativa semplicità il check-point è meglio affittare un taxi con autista palestinese piuttosto che andare con un’auto noleggiata: andata, ritorno, visita della città costano circa 300 shekel, 60 euro.

ALBA

Sul Monte degli Ulivi, la mattina presto, c’è la luce giusta per veder brillare la cupola dorata simbolo di Gerusalemme. Il posto migliore è nella strada che dalla chiesa del Padre Nostro scende verso l’hotel Seven Arches. Postazione classica da foto ricordo, ma ne vale la pena: il pomeriggio è tutto controsole.

BALLARE

Non è città votata alle follie notturne e alla mondanità, ma a saper cercare si trovano locali interessanti. Haoman 17, gemello della più vivace discoteca di Tel Aviv, è il più frequentato ed ospita dj di successo. Sempre molto affollato anche lo Yellow Submarin.

TOP

ALBERGO

Il Mamilla ha soppiantato il King David non soltanto fra i turisti ma anche fra gli abitanti di Gerusalemme ed è diventato il ritrovo più alla moda della città. Ottimo per il soggiorno ma anche per il ristorante sul tetto, il bar a specchi i caffè della lobby.night_spectacular_jerusalem

RISTORANTE

Machneyuda è il <ristorante del mercato> – il Mahane Yehuda altro luogo da non perdere – , dove si cucina con i prodotti appena arrivati dai negozi e dalle bancarelle. Risultati straordinari. Prenotare con grande anticipo. Si può restare seduti al massimo due ore. Telefono 02.25333442, si trova al 10 di Beit Ya’akov St.

SPA

La spa del Mount Zion hotel brilla per qualità di trattamenti e anche per l’hammam tradizionale, il bagno turco che rilassa e fa benissimo alla pelle con ambienti e vasche di differenti temperature.

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