Spigolature

Love hotel, camera con frusta:
alla ricerca di passioni perdute

2237928839.2Il weekend che ricarica la coppia, fa scoprire nuovi orizzonti, qualora quelli antichi fossero appannati. Un viagra situazionale. Alla ricerca di ritmi perduti, avrebbe forse detto Proust. Forse. Il marketing che rincorre orizzonti sempre nuovi e vuole allargare i confini delle possibilità, aveva proposto da tempo una serie di Love Hotel dedicati ad amanti smarriti, clandestini, occasionali. L’importante, per i manager in guerra con i conti, era riempire le camere più che offrire un rifugio.

20140724-50-sfumature-di-grigio-2I Love hotel giapponesi, con camere arredate nello stile che si vuole, da faraoni, antichi romani, la jungla di Tarzan perfino con alberi veri, sono un’istituzione a Tokyo e dintorni: nessuno alla reception, scegli da un display, paghi con carta di credito e arrivederci. In Brasile sono più simili ai Motel americani, dove nessuno chiede niente a nessuno e la stanza è basic.

Poi sono arrivate le prime stravaganze, tentativi in molti casi falliti. Perché il sesso in trasferta è un’industria nell’industria. Che può arrivare a proporre avventure inimmaginabili. Come questa. Se il problema è essere sicuri di non farsi vedere, di evitare incontri spiacevoli al ristorante o in albergo, una compagnia aerea australiana ha provato ad offire la soluzione: sesso ad alta quota. Ovvero come trasferire a diecimila metri di altitudine una stanza d’albergo a ore con tanto di champagne e accogliente letto matrimoniale.

loveScreen-Shot-2012-05-29-at-09.53.26Imprenditori di Redcliffe, a nord di Brisbane, hanno proposto viaggi brevi in un aereo leggero, con costi intorno ai 500 euro l’ora. Salendo a bordo le coppie ricevono champagne, cioccolatini, fragole e anche il kit per un sesso sicuro e piacevole: profilattici, lubrificante, anche un vibratore. Tutto il necessario per un viaggetto a luci rosse. Sesso con vista, se si vuole, perché sotto scorrono le foreste tropicali del Queensland. L’unica limitazione per i passeggeri del sesso è che devono indossare le cinture durante il decollo e l’atterraggio. Questa del sesso ad alta quota è un po’ una fissazione per un gruppo di fan scatenati dell’avventura. Hanno addirittura fondato il Mile High Club, lo stravagante gruppo che accoglie ancora oggi chiunque – pilota, assistente di volo o passeggero – abbia avuto un rapporto sessuale ad almeno 5280 piedi (un miglio, cioè 1609 metri) dal suolo terrestre, a bordo di un aeroplano. Il sito, www.milehighclub.com, offre testimonianze dal vivo, con alcune foto – non certo pornografiche – che ritraggono perfino spericolati paracadutisti preoccupati più delle prestazioni erotiche che dell’arrivare a terra sani e salvi.

Cinquanta-Sfumature-645x436Nacque su questa scia l’operazione dell’Ivy di San Diego, dove più delle stelle brillarono per un po’ le luci rosse. Camere per sconfiggere la routine, anche – forse soprattutto – per coppie più che rodate, magari con un po’ di ruggine sulle spalle. E non soltanto lì. E allora per dare una ravvivata, gran fiorire in camera di pali d’acciaio per la lap dance o le cabine doccia <a vista> dove inscenare live show. E, naturalmente, letti oversize per affrontare con maggiore comodità appassionati rodei fra le lenzuola. Confezioni di pasticche blu – altrimenti chiamate Viagra – nei cassetti del comodino. Su richiesta. Camere a partire da 450 dollari, suite dai 3 mila.

sadomasobox2E ora, parte la nuova operazione, smaccatamente commerciale con il film nelle sale, e si prova a ricreare la Stanza Rossa del Dolore di “Cinquanta sfumature di grigio”. Il gruppo “Personality Hotels”, con base a San Francisco, offre ai suoi clienti la possibilità di vivere le fantasie sadomaso con il pacchetto “50 Shades of Women…Come Again”: per 150 dollari in più a notte, chi soggiorna all’”Hotel Diva”, “Hotel Union Square” o al “Kensington Park Hotel” può ricevere una scatola di equipaggiamento con vibratore, frusta, manette, preservativi e lubrificanti. Per ogni scatola in satin nero venduta, l’hotel donerà 10 dollari al “Breast Cancer Emergency Fund”, il centro di ricerca sul cancro nella Bay Area. Una frustatina, ma a fin di bene.

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