Europa

Santa Caterina, la Costiera

amalhsc-008_gLa scorta si preoccupò molto, quando Hillary Clinton pronunciò quella parola incomprensibile: «Scialatielli. I wonna eat scialatielli». Li voleva assaggiare e per loro abbandonò il marito il Presidente degli Stati Uniti impegnato a Napoli. Era il 7 luglio 1994: la First Lady americana ordinò alla scorta e al seguito un raid avventuroso tra le curve della Costiera per arrivare proprio fino ad Amalfi, patria degli scialatielli. Destinazione, l’Hotel Santa Caterina, splendido rifugio tra gli scogli e la limonaia, e meravigliosa cucina.

Pasta fatta in casa senza acqua ma con latte e farina e un pizzico di sale. Hillary ha lasciato per iscritto la sua devozione alla ricetta dello chef del Santa Caterina che condisce gli scialatielli con «pomodorini freschi, basilico e mozzarella» e ordina poi di «spadellare il tutto con parmigiano e melanzane». L’ex First Lady è grata alle sorelle Giusy e Carmela Gambardella, titolari del Santa Caterina, sul quale ha fatto scendere i Five Diamonds, i cinque Diamanti dell’eccellenza nell’ospitalità.

Amalfi_05Difficile trovare qualcosa di imperfetto in questa dolce villa aggrappata alla scogliera a un chilometro da Amalfi, un albergo che da anni sbaraglia la concorrenza della Costiera figurando in tutte le classifiche internazionali dell’eccellenza. Nessuna concessione a effetti straordinari, tentazioni scenografiche, come fanno alcuni pur prestigiosi vicini, per assecondare la giocosa clientela straniera, soprattutto quella americana. Qui c’è soltanto la cura meticolosa del particolare, con lo stile sobrio e accurato dei proprietari, che hanno improntato il soggiorno e le attenzioni verso gli ospiti a una signorilità tranquilla e familiare. Come sempre è la semplicità la vera aristocrazia del viaggio. <Possiamo dire che tutto il mondo che conta è passato da noi – dicono con soddisfazione le sorelle Gambardella, proprietarie del Santa Caterina – Ma per noi un re o un signor Rossi hanno la stessa importanza>.

amalfNAP_S_2006_002676_028Lo hanno dimostrato più di una volta, quando hanno risposto garbatamente <non c’è posto> al re di Giordania che voleva 9 suite, oppure dovendo negare il soggiorno a Julia Roberts, che in piena estate voleva fermarsi ad Amalfi. Aveva chiesto lo Chalet Giulietta e Romeo o la suite Follia Amalfitana. Ma erano occupati entrambi. Il primo è l’antico casino di caccia, da dove si sparava alle quaglie. Muri esterni in ocra intenso, il colore tipico degli intonaci fine 800, camera da letto al piano superiore con un terrazzino rotondo che affaccia sul mare, idromassaggio per due e un <pensatoio>, che guarda il vigneto e la limonaia. La Follia Amalfitana è una suite romantica a tinte chiarissime, bianco e verde acqua, pavimenti in ceramica di Vietri, letto tondeggiante, costruita per sembrare sospesa tra la roccia e il mare, con una stanza riservata alla Jacuzzi a due piazze e avvolta da vetrate che consegnano a straordinari giochi di luce di giorno, al tramonto, di notte: una meravigliosa follia, appunto. Fu culla d’amore anche per Angelina Jolie e Brad Pitt: poi, si sa come è finita fra loro.

amalfi4_d_20130415141129Qui si bada alla naturalezza e alla natura, a cominciare dai giardini, una galleria di profumi e colori, con limoni e bouganville. Un panorama che si gode dalle stanze, anche le più semplici, appena le tende bianche si schiudono sul golfo. Un inseguirsi di terrazze, verso le quali si scende a piedi o con l’ascensore che porta fino al mare. Dove si prende il sole, si fa il bagno nel golfo o in piscina, si fa ginnastica nell’attrezza palestra con vista mare.

C’è una specie di fidanzamento, sicuramente una fedeltà, tra il Santa Caterina e i suoi clienti. Un affetto corrisposto, come ha fatto notare anche il Financial Times, segnalando la passione di chi organizza la regia dell’albergo e la riconoscenza di chi è ospite. In questo luogo magico e fatato.

Tags: , , , , ,