Asia

Mumbai, i sogni affannati

Il sorriso, il dolore, la storia, le speranze. Mumbai è una città difficile e affascinante, dove gli slum si alternano a grandi fortune ed enormi ricchezze, dove la giustizia sociale è ancora soltanto un’aspirazione. Un viaggo impegnativo, che può essere addolcito ammirando le bellezze che questa metropoli offre. Compresi alcuni accessibili lussi.

 

bric-iv-ghatkopar-wadi-mumbai-2009222-936x626DA EVITARE

 

Le strade dell’India non sono mai semplici e non si possono chiudere gli occhi anche se si sceglie un viaggio a 5 stelle. Per cominciare, elemosina sì o no? La rete di mendicanti a Mumbai è capillare e spietata: ai bambini – lo documentano ong di ogni paese – vengono storpiati gli arti perché facciano più pena. Evitare la carità è l’indicazione generale per non alimentare le gang degli orrori: ma è giusto? E ci si riesce?

Kamathipura è il quartiere rosso, senza nemmeno l’ostentata allegria che anima zone analoghe in altre metropoli asiatiche e non. Qui, dove si vendono anche bambine, c’è sofferenza e disperazione. Quattro passi aiutano a riflettere sui destini del mondo. Ma per attraversare quelle strade serve coraggio.

I tassisti di Mumbai sono terribilmente <furbi> e tendono ad ignorare il tassametro. Esigerlo è un diritto.

 

mumbai-taj-mahal-hotel-e-a-porta-da-indiaDA NON PERDERE

Il Taj Mahal è l’indiscusso ritrovo principe della città. Le camere sono un punto d’incontro fra tecnologia e tradizione. Dal bar all’ultimo piano straordinaria vista sull’Apollo Bunder e sul Gateway of India. Chi sceglie una suite, può chiedere il transfer dall’aeroporto in Jaguar.

Certo, non è Los Angeles, ma è pur sempre Bollywood, scintillante di film. Gli studios indiani, spettacolari, sono meno semplici da visitare di quelli americani. Rivolgersi a un tour operator specializzato: il migliore è Special Holidays Travel, info su www.bollywoodtourpackage.com

Le creazioni di Shobha Asar, la designer dei gioielli di Bollywood. Sul set e nel privato, le star del cinema adorano indossare collane, bracciali, anelli, disegnati da lei. Un mito, in India e non solo. Vedere il sito www.shobhaasar.com.

6c3ce16483f20e94ec2a90c72e3055b2Il padre di Rudyard Kipling ha scolpito i bassorilievi e la fontana che ornano Crawford market. Visita non culturale ma per appassionati di shopping alimentare e non: frutta, verdura, pesce, carne e animali vivi, ma da compagnia. Non troppo lontano da qui, i bazar di Kalbadevi, dove c’è veramente di tutto.

Il suggerimento è di Dacia Maraini: prima di partire leggere i libri che raccontano la città dove si è diretti. Le oltre mille pagine di <Shantaram>, epopea contemporanea che sta per diventare un film, scritta da Gregory David Roberts, svela la Mumbay da andare a ricercare. Affascinante e, a tratti, commovente. Ottima guida dei desideri prima del viaggio.

Victoria Terminus è uno dei luoghi di speranza per chi nella vita cerca ancora fortuna. Ma è anche una delle stazioni più affascinanti, inaugurata nel 1887, stile neogotico, sculture di pavoni, scimmie e leoni, un continuo flusso di gente da e per ogni luogo dell’India.

mumbaicq5dam.web.468.263La casa dove Ghandi soggiornava nelle sue visite a Bombay è diventata un piccolo ma interessante museo, una finestra sul privato con alcune curiosità politiche, come le lettere scritte dal Mahatma a Hitler. Chiude alle 17.30.

Aperitivo al Fashion bar di Marzaban road, uno dei ritrovi più alla moda della città, frequentato dai giovani della Mumbai elegante. Aperto dalle 19, ingresso a pagamento e riservato alle coppie: qualche eccezione per i viaggiatori che superano la selezione all’entrata. Spettacolare anche al trentaquattresimo piano dell’Aer del Four Seasons: gran vista, ottima musica, emozionante.

I frutti di mare del Trishna, ristorante straordinario, serviti all’indiana, con l’aggiunta di salsa al curry e cocco, oppure naturali. Prenotare con qualche anticipo. Ottimo per i granchi è anche l’Apoorva, che è fra i pochi a servire la Bombay Duck: non è anatra ma una ricetta a base di pesciolini lasciati seccare al sole e poi cucinati.

17401_leopold-cafe-image-courtesy-www-tonylindblom-blogspot-comIl Leopold Cafè è il locale mito di residenti e viaggiatori, una piazza di incontri che abbatte barriere e confini di ogni tipo. Intorno a una birra gelata si incrociano storie e racconti. Attenzione, però: sempre più frequentato da turisti e sempre meno da indiani. Con prezzi in perenne ascesa e qualità in calo. Ma qui, almeno una birra va bevuta.

Le vacche sacre stupiscono ancora chi arriva dall’Occidente. C’è un luogo, il tempio di Madhavbaug, dove si ritrovano e si lasciano accarezzare e nutrire.

Dharavi, lo slum più grande di tutta l’Asia, ospita circa un milione di persone. Qui sono state realizzate alcune riprese del film <The Millionaire>. Visita faticosa, da fare con una guida, ma questa è l’India.

 

Mumbai-Dreams-Itinerary-1-205631363622670_800_600TRAMONTO

Sul grande teatro di Chowpatty beach, quando la sera cala ed è il momento di sgranocchiare il menù offerto dalle bancarelle: il miglior bhelpuri della città (tagliolini fritti, riso soffiato, verdure speziate e peperoncini), può fare fa da cena o da aperitivo. Volendo ci sono anche gelati, ma a rischio dissenteria. Nel tramonto di Chowpatty c’è l’India vera, quella che affascina o respinge: gente che mangia, fedeli in preghiera, massaggiatori della testa, innamorati, bambini che giocano a palla, chi piange, chi mendica, chi dorme. Il mondo in una spiaggia.

 

BALLARE

Notti animate in una delle città più vivaci dell’India. Le celebrities preferiscono ritrovarsi nelle discoteche degli alberghi, l’Enigma del Marriot e il Rock Bottom del Ramee Guetsline, dove va spesso la star del cinema Amitabh Bachchan, vera diva indiana. E ancora, Abyss e, per i più giovani, il Polly Esther’s. Con la riapertura del Taj Mahal, tornano anche le notti dell’Insomnia.

 

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